Testo di Roberto Di Ferdinando
I recenti attentati terroristici in Indonesia hanno fatto commentare agli analisti internazionali, che questi rappresentano un attacco ai principi fondanti del paese asiatico (con i suo oltre 200 milioni di abitanti è il paese musulmano più popoloso al mondo). Principi che prevedono la convivenza anche tra confessioni diverse, una convivenza impossibile da accettare per gli integralisti. Si tratta della Pancasila (dal sanscrito: panca= 5 sensi e sila= principi), i 5 principi introdotti nel dopoguerra da padre della patria Sukarno, riadattati poi dal suo successore, Suharto, e fatti propri, oggi, dal Partai Demokrat, il partito attualmente al governo.
Ecco i prinicipi principi ritenuti inseparabili e interdipendenti su cui si fonda il governo indonesiano:
1) Fede nell’unico e solo Dio (in indonesiano: Ketuhanan Yang Maha Esa). Credere in Dio, per cui tutte le religioni sono trattate allo stesso modo e hanno la libertà religiosa.
2) Giustizia e civiltà umana (in indonesiano: Kemanusiaan Yang Adil dan Beradab).
3) Unità dell’Indonesia (in indonesiano: Persatuan Indonesia).
4) Democrazia guidata dalla saggezza interiore dell’unanimità derivata dalle delibere dei rappresentanti (in indonesiano: Kerakyatan Yang Dipimpin oleh Hikmat Kebijaksanaan, Dalam Permusyawaratan Perwakilan).
5) La giustizia sociale per tutto il popolo indonesiano (in indonesiano: Keadilan Sosial bagi seluruh Rakyat Indonesia).
Questi principi sono rappresentati nello stemma dell’Indonesia (dal 1950 ufficiale), il Garuda Pancasila (l’aquilla giavanese) che nello scudo li rappresenta simbolicamente.
RDF
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